Filo resistivo: cos'è e a cosa serve

Il filo resistivo è un elemento fondamentale nella rigenerazione delle resistenze della sigaretta elettronica. Deve essere avvolto in spire più o meno distanti tra loro su un tubo di dimensioni variabili. In base al materiale usato, il diametro del tubo e il numero delle spire cambiano anche le caratteristiche della coil, cioè la sua modalità d’uso e gli ohm posseduti.

Lo scopo di una resistenza è ricevere l’energia elettrica proveniente dalle batterie delle deck rigenerabili: il filo permette di riscaldare il liquido di cui è impregnato il cotone (o la mesh o la wick) dell’atomizzatore così da trasformarlo in vapore.

Proprio per il fatto che le specifiche tecniche del filo influenzano notevolmente le prestazioni dell’e-cig e la resa degli aromi, la scelta di questo elemento deve essere effettuata con grande attenzione. Al tempo stesso è necessario verificare quali siano le caratteristiche delle varie tipologie disponibili in modo da sapere quale sia la soluzione più adatta al dispositivo che si sta usando e alle proprie aspettative.
 

Quali sono i migliori fili resistivi

Ecco un elenco dei fili più utilizzati e diffusi in commercio.

Kanthal A1 da 0,40 mm (26 ga)
Si tratta di una soluzione versatile e dalle elevate prestazioni. Può essere utilizzato sia nelle sigarette elettroniche meccaniche sia in quelle elettroniche con la funzione TC. I migliori risultati si hanno con gli atomizzatori polmonari per la modalità flavour chasing.

Kanthal A1 da 0,50 mm
Questa è la soluzione più diffusa perché si adatta a varie tipologie di atomizzatori e a differenti modalità di svapo. Per questo motivo è il materiale e il diametro maggiormente utilizzato negli starter kit. Assicura prestazioni elevate, non influenza il sapore del liquido e degli aromi e dura a lungo.

Kanthal A1 Flat Clapton
Si tratta di un filo dall'alta reattività e presenta un’anima composta da due fili resistivi dal diametro pari a 0,5 mm che viene avvolta da un terzo filo della grandezza di 0,20 mm. È considerato un filo composito dotato di una grande superficie di vaporizzazione: si inserisce all'interno di coil singole e i risultati migliori si ottengono con gli atomizzatori bottom feeder.

Kanthal A1 Fused Clapton
Anche questa soluzione si caratterizza per una notevole reattività e per un’estesa superficie di vaporizzazione. Due fili dal diametro di 0,5 mm vengono posti in parallelo e su di essi si avvolge un terzo filo da 0,20 mm. Viene consigliato per lo svapo cloud chasing e il tiro polmonare.

Nichrome Ni80 da 0,65 mm
Trattandosi di un filo molto performante, dall'altissima reattività, viene impiegato soprattutto nei dispositivi per il tiro di polmone. Questa soluzione si adatta alle box mod meccaniche e agli atomizzatori a due tubi, tuttavia durante il processo di rigenerazione possono generarsi hot spot che devono essere tolti.

Acciaio SS316L da 0,40 mm
Consigliato per le box mod meccaniche o bottom feeder per la grande reattività, viene consigliato per il tiro di polmone o il flavour chasing.
 

Come scegliere il filo resistivo

I risultati variano molto a seconda del diametro (calcolato in gauge) e della complessità delle spire.

La scelta del prodotto per rigenerare le coil deve essere fatta in funzione del dispositivo che si sta utilizzando e della tipologia di svapo che si vuole ottenere.

Parlando della complessità del filo esistono fili semplici e fili compositi.

I fili semplici sono composti da un unico filo e presentano diametri da 0,32, 0,30, 0,28 e 0,25 mm. Si caratterizzano per una buona reattività, semplicità di settaggio e lavorabilità e bassa inerzia termica, e si consigliano per lo svapo di guancia e camere ridotte.

Nel caso in cui si voglia usare un filo semplice per la rigenerazione di atomizzatori per tiro di polmone, vaporizzatori e dispositivi dall'elevata potenza, bisogna optare per diametri speciali, ad esempio 0,60 o 0,40 mm. Tuttavia va tenuto in considerazione che i liquidi si scaldano più lentamente.

I fili compositi sono formati da più fili intrecciati di piccolo diametro. In questo modo si ottiene un’alta reattività, una bassa inerzia termica e una grande superficie di vaporizzazione.

Per quanto riguarda il diametro dei fili, i prodotti da 26ga e 28ga sono pensati per coil non superiori a 0,5 ohm. Invece i valori da 24ga sono consigliati nel caso di metalli ad alta resistività, come l’acciaio e il kanthal.

Elementi da conoscere del filo resistivo

Spesso i vapers decidono di optare per kit completi dove sono presenti anche coil di ricambio, così da rendere più facile il processo di sostituzione.


In altre situazioni, invece, gli svapatori decidono di adottare un filo resistivo diverso da quello utilizzato di serie per personalizzare le performance degli atomizzatori.

Ecco quindi le cose importanti da sapere sul filo resistivo: materiali e spire.

I materiali

Quando si parla di tipologie di fili resistivi si fa riferimento ai materiali con cui sono realizzati:

  • Kanthal D oppure A1/A
    Si tratta delle soluzioni con più alta resistività, che non necessitano di grandi potenze per ottenere risultati di un certo livello. Questo materiale è una lega di ferro, alluminio e cromo di ottima qualità: proposto in moltissime sezioni da 0,80 a 0,15 mm, può essere utilizzato sia nelle box mod sia nelle pod mod. Tuttavia la resa aromatica è inferiore rispetto alle prestazioni di altri materiali.
    Per quanto riguarda il formato del prodotto, si ricorda che il kanthal D è piatto e viene consigliato per le coil clapton e clapton wire da utilizzare con la modalità VW; invece la versione A1/A presenta una forma tonda;
  • Ni200
    Garantisce una migliore resa aromatica rispetto al kanthal, anche se è un filo non resistivo composto esclusivamente da nichel: per questo motivo va usato soltanto dopo aver impostato il controllo temperatura;
  • Nichrome
    Assicura una notevole rispondenza del sapore e dell’aroma del liquido da svapare, Può essere utilizzato sia con i dispositivi meccanici sia con quelli VW o VV. Tuttavia i risultati migliori e i più alti livelli di sicurezza si ottengono inserendo il coefficiente termico nelle e-cig dotate della funzione TC;
  • Ni80
    È una lega composta dal 20% di cromo e dall'80% di nichel e risulta essere una delle soluzioni più diffuse sul mercato: infatti presenta una resistività inferiore al kanthal, fattore che ne garantisce la reattività. Al tempo stesso, al contrario del Ni200, non è sensibile alla temperatura, quindi può essere impiegato anche nelle e-cig meccaniche;
  • Nife48 e Nife30
    Si tratta di soluzioni di ultima generazione pensate per la funzionalità TC;
  • SS Stainless Steel Acciaio Inossidabile
    L’acciaio inox può essere adottato nelle coil per sigarette elettroniche da usare sia in modalità VW sia con il controllo temperatura. Infatti è molto versatile e si adatta a quasi tutti i dispositivi meccanici ed elettronici. È un materiale entrato soltanto di recente nell'ambito dello svapo;
  • Titanio
    Questa soluzione può essere adottata soltanto se si imposta la funzione TC;
  • Oro e Argento
    Sono poco diffusi in quanto metalli preziosi, ma sono ottimi conduttori termici.
 

Le spire

Un altro aspetto da considerare è che, in base al numero e alla posizione delle spire, le resistenze assumono caratteristiche differenti e vengono denominate in modo diverso:

  • notch coil
    Appartiene alla categoria delle resistenze pronte di ultima tecnologia;
  • twisted coil
    Sono soluzioni durature basate su una struttura elicoidale composta da più fili resistivi con uguale diametro spiralizzati reciprocamente. Il filo stesso svolge una funzione assorbente perché c’è uno spazio intangibile tra un filo e l’altro che attira il liquido grazie al principio di capillarità. Di conseguenza è molto più difficile che la resistenza vada in secca e la coil ha maggiori rese aromatiche rispetto ai modelli a filo singolo;
  • clapton coil
    Un filo viene avvolto esternamente a un altro: la superficie riscaldata è maggiore, tuttavia non si richiedono potenze elevate, quindi i ricambi per la rigenerazione della resistenza non avvengono frequentemente. Sono pensate per le box mod bottom feeder a ridotti wattaggi perché il liquido convogliato dal serbatoio o dal tank viene vaporizzato con basse potenze;
  • alien clapton
    Il filo viene avvolto intorno a una piattina: si tratta di un modello composito, adatto sia ai dripper sia ai RTA;
  • fused clapton
    Presenta un’anima composta da due fili paralleli e avvolta da un filo perpendicolare;
  • juggernaut
    L’anima è composta da due fili paralleli avvolti da un ribbon a nastro. Questa soluzione assicura una resa aromatica elevata, grandi produzioni di vapore e un’altissima sapidità. Le coil pronte sono da 0,2 ohm e sono consigliate per le big battery, che lavorano ad alte tensioni;
  • parallel coil
    Composta da due fili resistivi in parallelo.

Cotone sigaretta elettronica: Quale scegliere?

Anche qui ci sarebbe da parlare per ore. Di cotone ne esistono milioni di varianti adatti a scopi diversi.

Quindi anche qui vi daremo due o tre variazioni sul tema con le quali potrete affrontare qualsiasi tank o dripper possediate.

L’importante è sempre sapere la provenienza del cotone, infatti il cotone adatto per svapare deve essere assolutamente non lavorato, esente da trattamenti che ne compromettano aroma o gusto e non trattato chimicamente.

Vi sconsiglio di comprare cotone alla cieca magari da qualche sito ambiguo. Fatta questa necessaria e doverosa premessa direi che secondo quel poco che so i cotoni assolutamente da avere sono solo 3, ma possono essere ridotti a due in caso di necessità.

Il primo, il Kendo Gold, è confezionato in corda, e ha una particolarità davvero unica: evita la maggior parte delle steccate.

Si dice steccata quando il liquido termina all’improvviso e ti “fumi il cotone”. Chiunque ha provato una steccata sul Goon dopo un tiro deciso sa il vero valore che ha il Kendo Gold.

Questi secondi che succedono dopo la svapata lasciano nel vapers una sensazione terrificante e una tosse convulsiva.

Bene con il Kendo è quasi impossibile steccare, il cotone del Kendo infatti ti “avvisa” lasciandoti un cattivo sentore prima di darti la steccata, in questo modo puoi ri-bagnarlo e continuare a svapare.

Di contro abbiamo che su tank va in secca facilmente visto che per funzionare bene ha bisogno di essere ben bagnato e in modo costante. Oltretutto richiede una grossa quantità di liquido per essere attivato la prima volta e perde la conducibilità dell’aroma in un massimo di 3 giorni.

 

Svapo – Le basi per fare i liquidi

Qui alla fine c’è davvero poco da dire.

Nello svapo il liquidi la fanno da padrone tra liquidi pronti e aromi e quindi diventa necessario avere una base per diluirli, con o senza nicotina.

Con l’avvento della nuova TPD poi vi conviene fare una bella scorta nel caso in cui utilizziate nicotina a basi alte.

Per stare tranquillo ogni vapers dovrebbe sempre avere nel cassetto:

  • Una base neutra ad alto VG: 80/20 o 70/30 da 250 ml
  • Una base neutra a: 50/50 da 250 ml
  • Una base a nicotina alta da 100 ml

Perchè due basi neutre? Semplice le basi oltre che per la preparazione di aromi possono servire per inspessire un liquido, o per diluirlo un po’.

Ecco quindi che si necessita di più basi a VG differente.

Si può anche optare per 250 ml di VG puro e 250 ml di PG puro anche se poi si finisce sempre per utilizzare più VG che PG, ma questa è una scelta personale.

Per esempio il mio liquido pronto preferito viene prodotto solo a nicotina 3 e ha un gusto molto deciso, Quindi io uso una base neutra 80/20 per diluirlo per un 25% circa ottenendo di scendere di nicotina.

 

Per aumentarlo invece si deve utilizzare una base neutra ad alto valore di nicotina.

Con una 100 ml di nicotina da 36 siete in grado di ottenere facilmente un valore da 3 o 6 aggiungendo pochi ml a un liquido pronto.

Naturalmente come per tutto il resto vale la solita regola: trovate il vostro equilibrio, le mie sono opinioni e non verità assolute.

Le basi dello svapo

  • Neutra da 250 ml 80/20
  • Neutra da 250 ml 50/250
  • Neutra ad alto valore di nicotina da 100 ml

 

I ferri del mestiere dello svapo

Qui c’è poco da fare: l’elenco che vi mostro è INDISPENSABILE se volete farvi da soli le resistenze. Ridurrò al minimo il tutto ma almeno su questa lista non si può transigere, pena grossi problemi e rotture infinite in fase di creazione delle vostre coil. Ecco quindi l’elenco:

  • Forbici affilate e piccole per il cotone
  • Bacchetta di diametri differenti o punte da trapano da 2 – 2,5 – 3 – 3,5 – 4 mm
  • Tronchesine per il metallo
  • 1 cacciavite a taglio, 1 a croce e brugole dal diametro variabile, in alternativa è anche possibile usare un cacciavite multi-funzione a inserti intercambiabili.
  • Pinzette affusolate per il cotone in acciaio
  • 1 contenitore per il tutto, magari di dimensioni compatte ma in grado di trasportare anche un poì di filo e del cotone

Partiamo dalle forbici: è essenziale che siano di buona fattura, affilate e ben tenute. Tagliare il cotone non è sempre semplice e una forbice che si inpappina può rovinare tutti il vostro lavoro. Stesso discorso vale per le tronchesine da metallo.

Usare quelle per le unghie non ha senso, si rovinerebbe e taglierebbero male il vostro filo. La punta deve essere acuminata e la base piatta, per arrivare bene a filo dei vari deck. Le pinze per il cotone devono essere forti e in acciaio di modo che possano essere usare anche per sistemare le coil dopo la rodatura. Il set di cacciaviti serve per affrontare le viti di serraggio dei vari deck. È decisamente meglio un multi-funzione visto che sembra difficile mettere d’accordo i vari costruttori su una sola tipologia di vite.Tutti questi elementi possono essere comprati nel settore Brico di un un buon supermercato oltre che naturalmente nei negozi fisici e online dedicati allo svapo. Vi dico questo perchè ho notato che quelle comprate nei Brico sono di qualità migliore, ma questo è un giudizio personale. Infine abbiamo la bacchetta di varie misure o la punta da trapano. Se siete nel Brico center a comprare il resto prendete le punte da trapano. Fanno la stessa cosa della bacchetta e sono sicuramente più resistenti.

Per ultimo troviamo il contenitore da trasporto. Io, su suggerimento di un eminenza nel campo, uso un astuccio della prima sigaretta elettronica che ho avuto, una Ego. Ci stanno tutti questi elementi e anche un po’ di filo e di cotone. Cosi avrete uno strumento facile da trasportare e adatto a salvarvi il fondoschiena in qualsiasi situazione vi troviate, sia essa la vita quotidiana sia la vacanza veloce. Facciamo inoltre presente che esistono in commercio Kit completi di tutti questi accessori e anche di più, pratica e naturalmente un po’ più costosa.

 

 

Conclusioni

Con questo mio piccolo vademecum ho voluto fornire una panoramica generale su quello che occorre a tutti i vapers.

Lo stretto indispensabile, il minimo sindacabile per la sopravvivenza.

Sono perfettamente consapevole che di accessori per lo svapo ce ne sono in commercio molti di più ma per esempio per rigenerare questi sono quelli che uso sempre e mi trovo alla grande.

Sui fili invece entra proprio in gioco il discorso personale.

Ognuno da valore a fattori diversi, gli amanti del controllo della temperatura storceranno il naso nel vedere esclusi dalla lista il Titano e simili ma bisogna ammettere che con quelli che ho elencato la sopravvivenza è comunque assicurata.

Anche sul versante cotone e base il panorama del mondo dello svapo offre un ventaglio di scelte davvero vasto, ma anche qui vale lo stesso discorso fatto per i fili.

Questo non vuol dire che non dobbiate dire la vostra, anzi. Se pensate che mi sia dimenticato qualcosa non esitate a farmelo sapere, non vedo l’ora di confrontarmi con i vapers, il confronto aiuta a crescere e ad allagare i propri orizzonti.